Hayao Miyazaki

"L'ambiente è un argomento fondamentale"

film di Hayao Miyazaki sono un monumento animato alla cultura giapponese. L'autore e il suo Studio Ghibli sono considerati un "tesoro nazionale vivente" e, come tutti i tesori, vengono esibiti per poi essere chiusi in uno scrigno. Troppo complicato ascoltarne il messaggio profondamente pacifista e ambientalista, sia per il governo (industriale e militarista) di Shinzo Abe, che per l'opinione pubblica europea e americana, nazioni dove il maestro è celebrato come un'inarrivabile genio dell'animazione. Eppure Miyazaki non ha mai smesso di levare la sua voce contro la follia umana e il riscaldamento globale che stanno distruggendo il mondo. In particolare con tre opere divenuto i tre pilastri della sua filmografia.

Le stesse parole del maestro sulle rovine della centrale di Dai-chi sono chiare: «Spesso torno a Fukushima, dove osservo con quale forza e dolcezza silenziosa la natura, in assenza dell'uomo, riconquista i suoi diritti». Ashitaka si domanda, in Mononoke, se davvero sia impossibile una convivenza, un'armonia, tra uomo e natura. Miyazaki sembra rispondere che dipende dal punto in cui arriveremo nella distruzione della nostra casa e nel cieco e avido perseguimento del progresso.

Miyazaki Hayao: «Dopo Fukushima, lo Studio Ghibli ha disdetto il contratto con la società nazionale che gestisce la centrale nucleare. Io ho scritto un j'accuse contro il governo, e me lo sono inimicato per sempre: erano esterrefatti nell'osservare la ribellione di un "tesoro nazionale vivente", quale io sono, ormai ritenuto docile e neutrale bandiera. Da allora sulla mia vecchia Citroën due cavalli, modello Charleston, campeggia un adesivo antinucleare»

Laputa, il castello nel cielo

Nausicaa e la valle del vento

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Ponyo sulla scogliera