Energia Pulita

Esistono sempre più modi per creare energia pulita e sostenibile, quelli più conosciuti spesso sono anche quelli che richiedono i costi più elevati per questo ho deciso di fare un "elenco" di metodi alternativi e meno conosciuti per produrre energia green anche a costi minori e con molto meno impatto visivo, ambientale e inquinamento acustico.

Albero del vento

Arbre à vent, Wind Tree  o semplicemente Albero del vento.  E’ un sistema sperimentale per produrre energia eolica – brevettato dalla società francese NewWind – che verrà testato il prossimo marzo. I parigini stanno già facendo il conto alla rovescia. Undici metri di altezza, 8 di diametro, realizzato interamente in acciaio, l’Arbre à vent  per dimensioni e forma è proprio uguale a un albero vero ed è dotato di 72 foglie artificiali.

Tutte turbine ad asse verticale in grado di generare energia già con una leggera brezza da 2 metri al secondo.

 

Insieme producono 3,1 Kw, meno delle tradizionali pale eoliche.   Queste, però, necessitano di tanta ventilazione e quindi entrano in funzione molti meno giorni all’anno mentre l’albero del vento in dodici mesi  potrebbe essere attivo circa 280 giorni.

L'Arbre à vent ha un funzionamento tale per cui la caduta o il malfunzionamento di una foglia non compromette le altre, garantendo la produzione di energia. La progettazione si ispira alla biomimetica e consente una perfetta integrazione con il paesaggio circostante, del resto questo albero tecnologico pesa 3 tonnellate, è alto11 metri, ha 72 foglie ed è silenzioso, annullando ogni fastidio legato al rumore prodotto dalle classiche turbine eoliche. 


Termovalorizzatore Copenaghen

Un gigante di quasi 100 metri, ma amico della città, prende da essa i rifiuti e restituisce elettricità, riscaldamento, materie prime ma anche nuove opportunità ricreative. Si tratta, infatti, di un impianto che – oltre alle evidenti capacità tecnologiche all’avanguardia – può oggi contare su una pista da sci artificiale aperta al pubblico e con tre diversi livelli di difficoltà che si estendono per tutto il tetto, e un muro alto quasi 90 metri su cui sarà presto possibile simulare l’arrampicata di famose scalate alpine.

L’impianto è così diventato un punto di riferimento in tutto il mondo, per la sua capacità di unire le ultime scoperte in fatto di tecnologie con un’architettura che lo porta ben oltre il suo essere un “semplice” impianto industriale. Un nuovo punto di riferimento per la città di Copenaghen.

Il processo di incenerimento presso l’impianto di Copenhill permette il riciclo di materia mediante il recupero di risorse altrimenti impossibile.

Si prevede di estrarre un quantitativo di metalli dalle ceneri pesanti superiore al 90% del totale di ferrosi e non ferrosi; le ceneri possono essere utilizzate come componente per il manto stradale o per altri usi nel campo delle costruzioni, previa verifica del rispetto dei limiti sul contenuto di metalli pesanti e sulla generazione di percolato. Perciò, le ceneri pesanti possono sostituire risorse vergini di natura simile, quali sabbia e ghiaia.

Si prevede di utilizzare l’acqua recuperata dalla condensazione del vapore contenuto nei gas, sostituendo reintegri d’acqua.


Droni Eolici

Una start up svizzera ha ideato un drone in grado di produrre energia eolica sfruttando il vento che si trova in quota. Il progetto si chiama Skypull ed è attivo ormai dai diversi anni.  Rispetto ai classici parchi eolici, l’utilizzo dei droni per produrre energia eolica può essere decisamente più agevole.

Basta pensare anche solo ai costi e alle difficoltà per le operazioni di manutenzione delle pale dei parchi oggi utilizzati.

Nello specifico i droni progettati per produrre energia eolica sono di forma quadrata. La struttura è in carbonio ed hanno un’apertura alare di circa un metro e trenta centimetri.La produzione di energia eolica avviene tecnicamente grazie a un cavo che collega il drone a un generatore presente a terra. Frenando lo srotolamento del cavo viene generata corrente. Una volta che il drone raggiunge il suo punto massimo, plana verso la ground station per poi ricominciare un altro giro. La produzione avviene quindi per circa l’85% del tempo.


Energia dalle Meduse

Alcune meduse sono bioluminescenti, e tale proprietà è data loro da una particolare proteina. Questa proteina, utilizzata in combinazione con elettrodi di alluminio ed esposta a luce ultravioletta, causa il movimento di elettroni, producendo elettricità.

Dalla scoperta di questo fenomeno sono stati fatti passi in avanti: la proteina della meduse può essere usata per produrre celle a combustibile biologiche che non hanno bisogno di luce ultravioletta per produrre elettricità. Grazie alle meduse possiamo quindi disporre di una sorgente naturale di energia elettrica.

 


Batteria alla CO2

Il primo sistema di questo genere sorgerà in Sardegna. L’anidride carbonica potrebbe finalmente avere la possibilità di diventare una soluzione della crisi climatica anziché una delle cause. Attraverso l’innovativa “batteria alla CO2“, progettata e realizzata dall’italiana Energy Dome. Una soluzione all’avanguardia per conservare l’energia a meno della metà del costo delle grandi batterie a ioni di litio. D’altra parte il biossido di carbonio, spiega l’azienda, costituisce il fluido perfetto per immagazzinare elettricità a costi contenuti. Rappresenta infatti uno dei pochi gas condensabili e conservabili come un liquido a pressione e temperatura ambiente